WHAT A FUCKING
Tratto da una storia vera, il racconto di tre giornate trascorse da due ragazze italiane a Londra.
Storia di una vacanza che era nata per caso, sviluppatasi col trascorrere dei giorni in una serie di episodi stranamente singolari, i quali hanno trasformato quello che doveva essere un allegro e spensierato viaggio in un’esperienza che nessuna delle due protagoniste avrebbe potuto facilmente dimenticare.Per dare un impatto maggiore al lettore, il racconto era stato corredato da testimonianze fotografiche…ne abbiamo tenuta solo una per motivi di spazio.
Era il lontano...
Giovedì 13 Novembre 2003
Ore 10.00, aeroporto di Roma Ciampino
Inizia tutto lì, in fila per il check-in Tere mi dice:
- c’è Carmen Consoli...
- Tere, vai a cagare!
Mi giro, e in effetti Carmen era lì!
Entro in fibrillazione (mi sarebbe durata per tutto il viaggio).
Vado a scambiare quattro chiacchiere con lei... mi dice che stava andando a Londra per un concerto, e io:
- ma dove?
- a Londra
- si, ma dove??
- A Lon-dra....
- Ma do-ve, in che po-sto??
Finalmente ricevo una risposta, avrebbe suonato, dice lei, all’Astoria!
Trattasi in realtà dell’Astoria2 (nel retro dell’Astoria, noto teatro decaduto adibito adesso a concerti, posto abbastanza celebre)... ma vabbè!
Ci diamo appuntamento per la sera al concerto, nel frattempo le chiedo di farmi confrontare i suoi calli della chitarra alle mani con i miei....(feticismi, tra l’altro Carmen di una gentilezza impressionante, si trova davanti una pazza e le da confidenza.... )
Arriviamo a Stansted
- Ciao Cà, a stasera!
- Ciao, ti aspetto!
A questo punto le nostre eroine cominciano il loro tour per Londra!
Entriamo nel primo bar per prendere un caffè (c’era del rincoglionimento pesante...) , Tere dice al barista:
- due caffè, uno ristretto e un espresso!
- Tere, guarda che siamo in Inghilterra....
- Ah... one muffin black!!
Tutta la popolazione del bar assisteva divertita al teatrino…
Facciamo un lungo giro della città...
E poi ci prepariamo per il concerto!
Concerto stupendo, peccato che sia finito senza secondo bis e senza poterla incontrare.
La serata finisce con qualche altra birretta e cazzeggio in giro, nota interessante della serata, barista spagnolo di Barcellona che era veramente uno spettacolo! Comunque...
Venerdì 14 Novembre
Mattinata di shopping, english breakfast e National Gallery (un po’ di arte ci vuole...)
...e poi partenza alla volta di Bristol, dove c’era il buon Mario ad attenderci!
La casa di Mario è semplicemente meravigliosa, dentro e fuori...
ispira potentemente, e noi ci siamo lasciati ispirare...
E così ispirati andiamo a scoprire questa Bristol!
Momento migliore indubbiamente all’interno di un pub molto bello, dove quella sera si svolgeva un concerto jazz tenuto esclusivamente da “over 60”.
E lì Tere ha conosciuto un Sudamericano meraviglioso con cui abbiamo trascorso parte della serata.
La serata finisce a mangiare bacon e pizza all’aglio...
Sabato 15 Novembre
Avevamo il bus per tornare a Londra alle 10.50;
arriviamo alla stazione dell’autobus alle 10.47 (ce l’eravamo presa con calma...)
l’autobus chiude le porte appena ci vede (...)
- fateci salire
il tipo che guidava fa “no” con la testa
- e dai!
- ....
- ma abbiamo il biglietto!
- ...
fatto sta che non ci hanno fatto salire, io mangio due muffin per lenire la tristezza, Tere un muffin e due tramezzini. Mario ci porta alla stazione dei treni, prendiamo il treno per Londra (33 pounds, e stavamo per perdere anche quello!) e riusciamo ad arrivare a Londra.
Lì cazzeggiamo per un paio d’ore, poi prendiamo il trenino per Stansted, prendiamo il treno mezz’ora prima del necessario forse per la paranoia di perdere anche l’aereo...
Fatto sta che sto treno fa mezz’ora di ritardo, io avevo perso completamente il senso del tempo, sapevo solo che era presto!
Arriviamo a Stansted e facciamo il check in, durante il quale io facevo gli scherzi a Tere
- guarda, c’è Carmen Consoli...
- dove?
- Scherzetto!
Decidiamo di spendere tutti i pound che ci erano rimasti al pub dell’aeroporto prima dell’imbarco (in realtà come abbiamo poi scorperto mancavano solo 10 minuti all’imbarco...).
Ci dirigiamo a sto pub..
- non ci credo, c’è Carmen Consoli davvero!
Era lì che guardava i giornali
- Carmen, non ci credo, ancora tu?
- No... le ragazze dell’aereo!!
E parliamo del concerto, di quanto sono bastardi gli inglesi... e poi scatta il momento foto.
Notare la faccia di Carmen, sembra il giochino “trova le differenze”.... è fulminata!
Ci diamo appuntamento sull’aereo (incredibile, stesso aereo all’andata e stesso al ritorno!), e noi andiamo a prendere la desiderata birra.
Al pub è tutto un brindare, anche col barista albanese che ci serviva, avanzavano pounds, prendiamo un’altra birra
La scritta sul muro del pub che si intravede nella foto diceva:
“le cose migliori accadono a quelli che…aspettano”
e noi stavamo aspettando... e mentre aspettavamo guardo l’orologio del pub e dico:
- Tere, abbiamo perso l’aereo!
Erano le 17.10, in nostro aereo partiva alle 17.15.
Corsa inutile al gate, abbiamo visto allontanarsi il nostro aereo con Carmen sopra...
Tristezza... poi risate isteriche per circa un’ora, non ci potevamo capacitare di quello che era successo!!
Notte trascorsa a Stansted mangiando, bevendo e componendo il puzzle che Tere aveva comprato alla National (un Van Gogh d’eccezione...).
Il nostro ritorno a Roma alle 10:00 del mattino di domenica, tra le braccia di Tizzi e Marco e la loro torta!
E vissero tutti felici e contenti!!!
Vacanza che non mi scorderò mai più di sicuro....
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