NY
New York,
23-03-2004
La prima trasferta americana di Carmen Consoli si è conclusa davanti al Joe’s Pub di New York con decine di persone all’addiaccio in cerca di un biglietto per entrare al suo concerto.Ma il club era da tempo già tutto esaurito.
Carmen Consoli è arrivata negli Stati Uniti con un’organizzazione tagliata su misura per lei.
La Fondazione Arezzo Wave - legata alla Woodstock nostrana e promotrice di musica italiana all’estero - è riuscita ad inserire un suo concerto nientedimeno che al festival South by South West di Austin,Texas(unica italiana in 18 anni di festival).
Alla più importante vetrina musicale degli Stati Uniti(1280 concerti in cinque giorni) la Consoli è apparsa venerdì scorso alla mezzanotte in un piccolo club e ha cantato per un pubblico caldissimo(e per la curiosità di alcuni tra i più autorevoli critici musicali americani).
Il giorni dopo era a New York.
Due gli appuntamenti pomeridiani: il primo all’Istituto Italiano di Cultura e l’altro alla Casa Italiana Zerilli-Marimò,centro culturale legato alla New York University.
In entrambi gli incontri ravvicinati Carmen Consoli ha cantato,raccontato e divertito,chissà perché in inglese(lo parla benissimo).
La Casa Zerilli-Marimò ha ospitato un pubblico di studenti e professori universitari,quasi tutti italiani.Vestita in jeans e golfino bianco,un fiore bianco tra i capelli,la Consoli è salita sul palco davanti a più di cento persone,moltissime in piedi,"Sono Silvio Berlusconi" ha scimmiottato davanti a un microfono tra le risate generali.
Poi si è fatta seria e ha iniziato la sua affabulazione.
Ha raccontato del padre che amava la musica e che fin da piccola le aveva fatto registrare canzoni;della madre(la cui fiera e silenziosa apprensione è stata uno dei più bei sentimenti del Consoli Us Tour),presente in sala,che invece la incitava a studiare;della prima canzone scritta a cinque anni per la sua gallina Cettina,Limpida e luminosa,diretta e sicura:"Sono nata fra fuoco e acqua.
I contrasti fanno parte di me" ha detto la Consoli per spiegare la sua "sicilianità".
Ha cantato voce e chitarra senza microfono,L’eccezione,Fiori d’arancio(che ha accennato anche in una traduzione inglese perfettamente credibile),Lingo(tradizionale siciliana);"Vi annoiate?" ha chiesto prima di Moderato in re minore e prima delle domande del pubblico.
Hanno parlato studenti e professori ; le hanno chiesto della difficoltà di resistere alla pressione dell’industria ("Ho sempre dato priorità alla musica,la mia urgenza creativa mi ha portato in un mondo dove tutto celebra la vita.Al resto non ho mai fatto caso"),della sua scrittura("Do priorità ai testi delle canzoni,la musica la modello sulle parole.
Adoro prendere ispirazione dalla letteratura:Dickinson,Leopardi,Foscolo,Manzoni,Pascoli,ma anche Marquez,Allende,e i siciliani,Pirandello,Verga"),di come vive questa prima visita americana("Non ho aspettative,prendo quello che mi arriva,mi do al cento per cento,onestamente.Tutto dipende dalle priorità:prestigio o fama?Scelgo il prestigio anche perché a 30 anni non posso più fare Shakira").
La sera al Joe’s Pub.
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