venerdì, maggio 06, 2016

Cara Polly ti saluto

il nome del blog non è un caso. è nato con lei, con le sue parole, ne porta i suoi occhi.

Ho comprato il suo ultimo lavoro, non ritrovo nulla di lei che amavo.
pare sia andata a cercare ispirazione nelle zone di guerra tra il Kosovo e l'Afghanistan, ha poi composto il suo album a Londra, in una sala aperta al pubblico previo pagamento del biglietto, dove quindi lo spettatore poteva assistere al processo creativo dell'artista.
ne viene fuori un album di merda: le sofferenze spiate agli altri non sono le sue, e si sente. le sofferenze proprie tra l'altro non possono venire fuori con una platea in contemplazione - a pagamento.
è un album sciapo, prosecuzione del precedente già abbastanza deludente, nonchè colonna sonora mai accettata del periodo più triste e maledetto, e non ancora perdonato.
Ma per quel lavoro era stata in parte apprezzata, sarebbe potutto essere un cambiamento finalizzato ad una crescita successiva.
questo non ha scusanti.
non è mai stata una cantate politico-sociale, non ne ha le caratteristiche caratteriali. che vuoi raccontare poi andando in mezzo a terre disastrate nella tua macchinetta blindata, accompagnata da energumeni pronti a salvarti incaso di bisogno, a spiare la gente che soffre.

questo blog ha esaurito il suo ciclo vitale. chi lo inizio' non si riconosce piu in Polly. in questa modalità non ha piu senso.
Rinascerà su nuove basi, nuovi valori e nuove emozioni.
Ma per ora, cara Polly, amata Polly, forsaken Polly... ti saluto.