lunedì, giugno 19, 2006

Pocio's wedding

La giornata ideale parte con il risvegliarsi in mezzo ai tuoi migliori amici, fare colazione con loro, vestirsi a festa e andare tutti insieme allegri ed emozionati verso la chiesa.



Se nella cerimonia ci metti uno sposo commosso, la sorella dello sposo più commossa di lui che piange/ride sull'altare, un prete che svalvola, una fusa che ride, una fede infilata nel dito della mano destra, il padre della sposa che di intima un "don Salvatore.... il microfono" al prete durante la promessa, il telefono dello sposo che vibra durante la messa.... una cerimonia unica... una cerimonia "Manlio"



Troppe emozioni mettono fame, l'antipasto del pranzo nuziale viene consumato in maniera vorace. Compongono il tavolo "Cosmopolitan": Fabrizio e Michela, Leo e Martina, Marta Paola e Teresa, tutti estremamente concentrati a fare mbriacare lo sposo...



Si balla scalzi, si guarda un filmino su Manlio ed Elena a dir poco esilarante, si chiude con dolci ed amari e si torna alla nella nostra dimora, una villa, a vedere tutti assieme la partita.

Italia-USA 1-1, accidenti, troppo nervosismo per l'epilogo di questo match... bisogna andare al mare. Per forza!
Si arriva a mezzanotte sulla spiaggia provvisti di pallone, subito la sfida 4 contro 4 in un match che vede nettamente superiore la squadra composta maggiormente da donne (io, Marta, Fabrizio e un altro contro Teresa, Fabrizio, Leonardo e un altro).
Ma che bella giornata...ormai è quasi l'una... un bagno in mare ci sta tutto!



Che dire... grazie Manlio ed Elena, per questi momenti pieni di amici, affetto, allegria, commozione, fiducia, cibo, vino, musica, sport e mare. Altro che centro benessere...

Meno male che c'è lei....

"Può anche far paura, amplificare le nostre fobie, ma il sogno conduce per mano ciascuno di noi verso la sua oasi ideale. Ho sempre pensato che se fossi riuscita a leggere attraverso le righe, avrei avuto la rivelazione del mio mondo interiore. "

"La velocità di oggi non mi corrisponde affatto, anzi mi deprime. Ho bisogno dei ritmi sani di Catania, dove siamo capaci di stare cinque ore al ristorante, dove gli psichiatri devono espatriare perché per loro non c'è lavoro. Siamo un popolo sereno. Mio padre a settant'anni pianta un ulivo e di lì tira fuori tutta una filosofia sul fatto che probabilmente non ne vedrà i frutti, ma va bene lo stesso. Non viviamo giornate mordi-e-fuggi, la lentezza è il rituale che ci consente di godere di ogni gesto. Non ci capiterà mai di dimenticarci cosa abbiamo fatto ieri. In questo senso, sento Roma molto vicina a questo modo di concepire la vita. Anche il senso dell'umorismo dei romani somiglia a quello dei catanesi. Roma, dove abito spesso, è la giusta via di mezzo: ha la rilassatezza del Sud e la capacità imprenditoriale del Nord. È proprio una grande capitale, alla quale negli ultimi anni molti riconoscono una grande importanza anche nella valorizzazione della propria cultura. E poi c'è il Tevere..."

"Siamo tutti vittime dell'aspettativa dell'ambiente che ci circonda, sono temi pirandelliani, verghiani. Ho sempre cercato di descrivere la provincia che ha i connotati siciliani che conosco bene, ma che si estende poi a una provincia mentale che è quella che ha ucciso la principessa Diana. Quel bisogno di nutrirsi della vita altrui, l'invadenza di quegli occhi famelici che danno l'assalto a questo banchetto dell'esistenza degli altri per inquinarlo e distruggerlo con la volgarità e la malvagità. C'è una tale anestesia delle coscienze oggi, in Italia. C'è più interesse per come si depila la Lecciso che per la nostra politica estera. Stiamo delegando sempre di più altri ad agire per nostro conto, ma abbiamo perso ogni capacità critica, non siamo più neanche in grado di capire se davvero i nostri rappresentanti agiscano in nome della democrazia o si nascondano dietro quella parola vuota. Ma secoli d'arte, una lingua sofisticata come la nostra, la cultura e la tradizione che gli italiani hanno nel proprio Dna non si possono cancellare con un colpo di spugna."

giovedì, giugno 08, 2006

Forsaken Polly ringrazia...



Commossamente...

lunedì, giugno 05, 2006

Benvenuto

La "famigghia" saluta con gioia e affetto l'arrivo di Filippo!



Con l'augurio che cresca gnocco come il padre...

White Widow

"..the stoned effect is strong. Your eyes get heavy, your breathing slows.."



A bit like "swimmin'" through the air. Keep looking behind your shoulder... "What just moved?!?"